Dopo Turci e De Giovanni, anche il “deputato operaio” Salvatore Buglio lascia i Ds per presentarsi alle prossime elezioni con la Rosa nel pugno. […] Una brutta sorpresa, così argomentata dallo stesso Turci: “Dopo il referendum sulla fecondazione assistita – spiega – è calata da parte dei Ds una sorta di cortina di silenzio. A fronte di una linea molto spregiudicata da parte di Rutelli e delle forze che si erano opposte all’iniziativa referendaria – aggiunge – ho visto un atteggiamento silenzioso quasi remissivo da parte dei Ds e questo lo ritengo sbagliato”. Una decisione effettuata nel nome della laicità, dunque, di fronte all’impegno in prima persona di Turci nella battaglia referendaria. Ma non solo. “Ho sentito in queste settimane – conclude il senatore – tanti compagni esprimere una situazione di disagio e spero che questa mia scelta dentro la Rnp trovi altri consensi”. E il Botteghino la preoccupazione è palpabile. Anche perché non è un mistero che negli ultimi tempi, a causa della forte spinta moderata impressa dalla Margherita all’Unione, molti diessini lamentino un calo di laicità nel partito e nella coalizione. […]
Fonte: Tgcom
Qualche giorno fa, nelle nostre Ultimissime, commentavano come il silenzio dei DS, quando entrano in gioco i valori della laicità, si faccia sempre assordante. Nel caso specifico si trattava della sentenza sul crocifisso: su cui si è espressa solo la cattolica Livia Turco, ovviamente d’accordo con il Consiglio di Stato. Che non fosse una situazione ‘normale’ lo dimostra quanto sta accadendo in queste ore.