Lettera pubblicata sul Gazzettino di domenica 19 febbraio.
Conferenza dell’Unione atei in sala comunale.
Ho letto una locandina della Uarr, Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, che annuncia una conferenza per sabato 18 febbraio, nella sala degli Anziani, presso palazzo Moroni, dal titolo “La mente del bambino tra manipolazioni e sviluppo” tenuta da alcuni docenti universitari e no. A prescindere dal contenuto e dalla libertà di espressione di cui ognuno deve godere, quindi anche l’Uarr, mi domando perché mai questo Comune abbia dato il Patrocinio a tale attività. Come cattolico mi sento indignato per tale patrocinio e mi chiedo se i cattolici presenti in questa giunta di “centro” sinistra abbiano obiettato a siffatta iniziativa.
Giuseppe Munarini
Questa la risposta del circolo UAAR di Padova inviata oggi.
Sul giornale di domenica un lettore comunica il proprio turbamento per aver rilevato che il Comune di Padova ha concesso il Patrocinio per una nostra iniziativa, nella fattispecie una conferenza su temi educativi con relazioni di una docente dell’università patavina, di un ex ministro della Repubblica e di un dirigente scolastico. Evidenziamo solo che in un Paese normale, in una società plurale sempre più variegata, le Istituzioni pubbliche non sono, o meglio non dovrebbero essere, al servizio di qualche particolare “concezione del mondo”, e i riconoscimenti che vengono concessi in questi casi sono a prescindere dalle opinioni espresse ma rivolti agli stimoli alla discussione, al dibattito, magari tra posizioni divergenti, e alla crescita culturale, nel rispetto ovviamente delle norme di legge. Per cui certi riflessi condizionati finiscono per apparire, più che altro, una reazione di fastidio per le “sconvenienze” del pluralismo e della democrazia. Se alle nostre iniziative in giro per l’Italia abbiamo avuto i Patrocini da parte di Amministrazioni Comunali, Provinciali e Regionali, se siamo stati ricevuti al Quirinale, se siamo stati invitati a partecipare ad audizioni parlamentari, se siamo accreditati , attraverso la Federazione Umanista Europea, a livello comunitario, forse anche il sig. Munarini può smettere di aver paura degli atei e degli agnostici. Che continueranno a far sentire la propria voce, e comunque, per lo meno, senza oneri per la collettività.