Per la prima volta l’Associazione docenti cattolici si rivolge ad un gruppo di studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione per farli ritornare sui loro passi e rivedere la loro scelta. L’iniziativa è di Alberto Giannino, presidente dell’Adc, che nei giorni scorsi ha fatto pervenire una lettera aperta a tutti i 100 mila studenti che nella diocesi di Milano non assistono all’insegnamento, facoltativo, della religione cattolica. Ma non si tratterebbe di un semplice invito ad accostarsi alla chiesa cattolica. “Invito tutti voi – c’è scritto nella missiva – a frequentare l’ora di religione: essa è aperta a tutti, credenti e non, non ha finalità catechistiche, e non vuole attuare alcuna forma di proselitismo. È un’ora tenuta da professionisti della cultura religiosa che si impegneranno di più a motivarvi allo studio delle verità religiose, coinvolgendovi, dialogando più attivamente per motivarvi di più”. […]
Il testo integrale dell’articolo di Alessandro Giuliani è stato pubblicato sul sito di Tecniche della Scuola
Gravissimo. Non ci sono altre parole. Non è possibile che si creino archivi di massa degli studenti che non frequentano l’ora di religione e che si inviino lettere di questo tipo. Vi è una violazione palese dell’art. 19 della Costituzione, che tutela la libertà religiosa, nonché del decreto legislativo 196/2003 che tutela la privacy. A Milano più del 50 per cento degli studenti delle superiori non frequentano l’ora di religione. Per farli desistere, evidentemente, non resta che violare le regole.