Radici cristiane nel programma del centrodestra

Difesa delle radici giudaico-cristiane dell’Italia, separazione delle carriere dei magistrati con due Csm e un impegno deciso per la riduzione del debito pubblico e il sostegno della famiglia. Questo, in sintesi, il programma elettorale della Casa delle Libertà, messo a punto ieri dal gruppo di lavoro della coalizione composto dal ministro Giulio Tremonti e dal sottosegretario Aldo Brancher per Forza Italia, dal sottosegretario Silvano Moffa per An, da Marco Follini e dal vicesegretario Erminia Mazzoni per l’Udc e dall’ex ministro Roberto Calderoli per la Lega. Le proposte del centrodestra sono racchiuse in 20 pagine a fronte delle 281 del centrosinistra. L’incipit è affidato a un ampio preambolo che prende spunto dalla situazione geopolitica determinatasi dopo l’attacco alle Torri Gemelle e che si configura come un manifesto dei valori. Gli spunti sono stati forniti dalle idee elaborate dal presidente del Senato Marcello Pera e si fondano sulla tutela delle radici giudaico-cristiane dell’Italia non solo come difesa dell’identità, ma anche attraverso un deciso rifiuto dei fondamentalismi e un richiamo alla libertà dei popoli. Il resto del programma è articolato in dieci capitoli, il primo dei quali è dedicato alle politiche per la famiglia. La questione è affrontata soprattutto dal punto di vista fiscale con l’introduzione del cosiddetto «quoziente familiare», ossia la rimodulazione delle aliquote in base al numero e al reddito dei componenti della famiglia. Il meccanismo ricomprende anche l’applicazione della no tax area. Sono inoltre previste facilitazioni per mutui e finanziamenti per le famiglie con figli. […]
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