Nella Fattoria Allah diventa Pascià «per rispetto»

Allah! Allah! Allah!, ma cchi t’ha ffatto fa’?» cantava Renato Carosone nel 1958, quando i rapporti tra Occidente e mondo musulmano erano più distesi, o quantomeno più rarefatti, di adesso. Mezzo secolo dopo, meglio non sorridere troppo sui simboli islamici, devono aver pensato gli autori della «Fattoria», il reality show in onda il mercoledì su Canale 5. Che riprende come sigla proprio «Caravan petrol» ma ne cambia il ritornello: «Allah Allah Allah» è stato sostituito con «Pasha, pasha, pasha». Se n’è accorto un telespettatore appassionato di canzoni napoletane, Simone Esposito, che ha subito segnalato via e-mail la modifica al settimanale «Sorrisi e Canzoni». […] Il capo progetto del reality di Endemol e Canale 5 Cristiana Farina smorza le polemiche: «È stata una scelta artistica, si fanno sempre adattamenti delle canzoni classiche – spiega -. Nella “Fattoria” il “Pasha” è il concorrente che per una settimana decide le sorti di tutti gli altri, ci pareva buffo farci su un po’ di ironia. Comunque la versione del brano a cui si è rifatto Demo Morselli non è quella di Carosone ma dei Casino Royale, dove le parole erano già un po’ diverse e al posto del ritornello c’erano dei fiati». Forse in giro non c’è tutta questa voglia di giocare… «Lo capisco e apprezzo l’attenzione e lo spirito critico degli spettatori. Certo non mi aspettavo questa reazione. Devo dirle la verità però, se anche ci avessi pensato prima, non avrei lasciato comunque il nome di una divinità, Allah come Gesù, in un contesto ironico e giocoso come la “Fattoria”. Non per paura, per una questione di rispetto». Si è aperta l’era del religiously correct e non si sa più che cantare.
Il testo integrale dell’articolo di Raffaella Silipo è stato pubblicato sul sito della Stampa

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