Il sindaco di Londra Ken Livingstone è sospeso per un mese, dopo che a giudizio di un comitato di controllo ha gettato discredito sulla sua carica paragonando un giornalista ebreo alla guardia di un lager. Un portavoce della Commissione di Giudizio inglese, un organismo che valuta i reclami contro le autorità locali, ha detto che Livingstone, 60 anni, è stato sospeso per quattro settimane a partire dal primo marzo, nell’ambito di un caso sollevato da un gruppo ebraico. Il sindaco, uno dei politici britannici più popolari e pittoreschi, rischia una condanna che va da un rimprovero formale a un bando di cinque anni dagli uffici pubblici. Livingstone provocò un putiferio quando il reporter Oliver Fiengold, del quotidiano londinese Evening Standard, lo beccò all’uscita da una festa privata per un politico gay nel febbraio 2005. Quando Fiengold si identificò come giornalista dello Standard, un giornale detestato dal sindaco, Livingstone gli chiese: “Ha mai pensato di farsi curare?”, e ancora “Che faceva? era un criminale di guerra tedesco?”. Fiengold rispose che era ebreo e che riteneva offensive le parole del primo cittadino, al che Livingstone replicò che continuando a tormentarlo il giornalista si stava comportando “come una guardia di un campo di concentramento: lo fa solo perché è pagato per farlo”. […]
Lancio Reuters