Oggi sulle pagine de la Repubblica possiamo leggere un’interessante intervista al premio Nobel per la letteratura 1986 Wole Soyinka, drammaturgo e romanziere nigeriano. […] Sulle vignette contro Maometto commenta: “Io avrei preferito che non fossero mai pubblicate […] tuttavia la reazione alla loro pubblicazione è largamente ipocrita e decisamente spoporzionata all’offesa” e ancora “i musulmani farebbero piuttosto bene a ricordare il modo in cui i loro estremisti hanno storicamente denigrato altre religioni e altre icone religiose. Non sono trascorsi molti anni, dopo tutto, da quando i Talibani distrussero le statue giganti del Budda in Afghanistan, e non mi pare di ricordare disordini buddisti contro regimi islamici, distruzioni di moschee o condanne a morte nei confronti dei perpetratori di quell’atto emesse dai sacerdoti buddisti. In Africa abbiamo imparato da un pezzo a ingoiare l’abuso storico e la denigrazione delle nostre religioni tradizionali, sia da parte del Cristianesimo che dell’Islam. Ora sta agli altri imparare la stessa cosa, ricordando che il santuario della fede più sicuro e meglio protetto è situato nel cuore di ciascun credente”. […]
Fonte: Yahoo Notizie