[…] «Il trattamento degli embrioni per fini scientifici è un’altra forma di soppressione della vita”: lo ha detto il card. Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale della salute, tenendo oggi la prolusione del Congresso internazionale «L’embrione umano nella fase del preimpianto», in corso in Vaticano fino a domani in occasione dell’Assemblea generale della Pontificia Accademia per la vita. L’embrione, ha affermato l’esponente vaticano – come riferisce l’agenzia Sir, promossa dalla Cei -, non va trattato «come semplice materiale di sperimentazione», o come oggetto di «manipolazioni» nell’ambito dell’ingegneria genetica, quando «si procede senza nessun rispetto della vita come tale». Per il relatore, il ricorso agli anticoncezionali, la sterilizzazione, la legittimazione dell’aborto, ma anche il primato del «figlio unico», sono alcune forme di «cultura della morte» in voga nella società attuale, improntata ad una concezione materialistica del sesso, inteso come pura «ricerca del piacere». […]
Fonte: la Gazzetta del Mezzogiorno