Chi voterà per un candidato che non rispetta l’embrione si renderà complice dell’omicidio che sta dietro ogni aborto. Più che un ammonimento all’indirizzo degli elettori cattolici, è un anatema che ha tutta l’aria di puntare ai candidati, cattolici in primo luogo, schierati nelle liste di centrosinistra. Se parte poi dalle mura del Vaticano, il caso fa presto a esplodere. Tanto più che monta all’indomani del richiamo di Papa Ratzinger sul Dio che “non distingue un embrione da un adulto”. Jean-Marie Le Menè è membro della Pontificia accademia per la vita e nel corso della tavola rotonda che ha concluso il convegno internazionale sull’embrione umano svoltosi Oltretevere, non ha usato giri di parole in vista della politiche del mese prossimo. “Votare a favore di un candidato le cui convinzioni non sono rispettose dell’embrione – ha detto – costituisce una complicità con l’omicidio di quest’embrione, e quindi una grave mancanza di carità”. […] Il leader della Rosa nel pugno, Emma Bonino, è convinta che a questo punto sia stato superato il segno: “Spero che almeno questa volta a sinistra si reagisca contro questa dichiarazione assurda da parte della Chiesa. Sono senza parole. Ribadisco: aboliamo il Concordato. Ci mancava solo che dicessero brucerete all’inferno”. […] Di “inaccettabile intervento a gamba tesa del Vaticano nella campagna elettorale” ha parlato il verde Paolo Cento. […] In giornata, rispondendo a chi gli chiedeva se le politiche liberiste di Zapatero sui diritti civili potessero sbarcare in Italia in caso di successo dell’Unione, il leader dei Ds Fassino aveva escluso qualsiasi omologazione: “Sono contrario a trasferire automaticamente e meccanicamente delle esperienze di altri paesi. Nessuno ha chiesto a Berlusconi di fare le politiche di Aznar, non vedo perché adesso bisogna chiedere al centrosinistra italiano di fare quelle di Zapatero. Ogni governo fa le politiche che sono corrispondenti alle condizioni, alle sensibilità, alla cultura di un paese”.
Il testo integrale dell’articolo di Carmelo Lopapa è stato pubblicato sul sito di Repubblica