Molti dei suoi ex alunni alla scuola elementare di Eagleswood, nel New Jersey, continuano a chiamarla «Signor maestro» McBeth. Ma dopo un’operazione per cambiarsi il sesso, il 71enne insegnante è pronto a tornare tra i banchi di scuola con una nuova veste e una nuova identità: quella di «Signora maestra» Lily McBeth. Nonostante le proteste di numerosi genitori, la commissione scolastica locale ha deciso di consentire alla McBeth di tornare a lavorare nella scuola dove aveva già fatto l’insegnante per cinque anni, prima di diventare donna. […] Ma il suo caso aveva finito per scatenare un putiferio tra alcuni genitori, convinti che i loro figli – la scuola va dal kindergarten alla 5° elementare – non siano abbastanza maturi per comprendere un concetto complesso come il cambio di sesso. «Come genitore sono disgustato di dover dare un simile trauma a mio figlio», aveva tuonato Steve Bond, uno dei padri. Un altro papà, l’italo-americano Vincent Mustacchio, aveva profetizzato «il caos, quando gli scolari saranno informati dell’operazione di McBeth». «I più piccoli saranno confusi dall’apparenza ambigua di un insegnante con la voce da baritono e le ascelle depilate», avevano messo in guardia alcuni. Ma all’assemblea scolastica indetta per decidere il da farsi i sostenitori della McBeth – tra cui tre transessuali, due sue ex studenti e moltissime mamme – si sono presentati in forze. «È una delle nostre maestre migliori oltrechè un essere umano dal cuore d’oro – ha tuonato Karina Mari, madre di ben tre alunni delle elementari – e ciò conta molto più della sua apparenza». Steven Goldstein, presidente del Garden State Equality, un gruppo di attivisti gay del New Jersey, ha definito «storica» la decisione della scuola.
L’articolo è presente sul sito del Corriere della Sera