Testamento biologico contro l’accanimento terapeutico, inutile se la vita umana se ne va via, in difesa del diritto di morire che ciascun individuo puo’ sottoscrivere quando ancora e’ consapevole della sua vita. È la proposta ‘provocatoria’ rilanciata dall’oncologo di fama mondiale, Umberto Veronesi, con il suo libro “Il diritto di morire. La liberta’ del laico di fronte alla sofferenza”. Semplice la tesi di Veronesi: “l’eutanasia io non la farei perche’ e’ proibita dalla legge, ma se fosse permessa non avrei difficolta’ ad aiutare una persona in condizioni disperate”. […] “Lo Stato deve essere laico, anche rispettando ogni religione – continua Veronesi – ma l’eutanasia riguarda se stessi, tutto al piu’ riguarda se stessi e il medico: a dominare deve essere il principio della autodeterminazione e della liberta’ per cui la decisione della mia vita e della mia morte dipendono dalla mia volonta’ e non – conclude – da quella di altri”. […]
Fonte: Repubblica.it