Un editoriale di Gian Enrico Rusconi su papa e Berlusconi

Non è credibile che la diplomazia vaticana sia stata colta di sorpresa dalle accuse di favorire Berlusconi, annunciando che sarà ricevuto in udienza dal Papa in occasione della manifestazione del Ppe. Non è possibile che una diplomazia così attenta agli effetti mediatici non abbia valutato le conseguenze di far circolare in Italia e in Europa l’immagine del premier italiano che devotamente ascolta e annuisce alle parole del Pontefice che parlerà di difesa della famiglia, di primato della vita e di Europa cristiana. […] Ecco perché, in altra pagina si raccontano i retroscena, si è deciso alla fine di non farne nulla. La diplomazia d’Oltretevere non avrebbe potuto nascondersi dietro una foglia di fico: dire, per esempio, che la sua iniziativa era rivolta ad un nutrito gruppo di politici europei. […] I clericali devono smettere di lamentarsi che la Chiesa in Italia non può esprimersi come vuole. Da tempo lo sta facendo direttamente e per interposta persona anche con effetti di distorsione politica e istituzionale. È freschissimo l’esempio della «udienza privata» dal Papa del presidente del Senato, Marcello Pera, presentataci in tutti i dettagli per alcuni preziosi minuti dal telegiornale della rete nazionale. Al telespettatore è stata risparmiata soltanto la lista dei «laicisti» consegnata – pare – con zelo dal laico pentito Pera al Pontefice perché stia in guardia. Spero che gli uomini di Chiesa più saggi capiscano quanto grottesco sia battere questa strada. […]
Il testo integrale dell’editoriale di Gian Enrico Rusconi è stato pubblicato sul sito della Stampa

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