-Donne indiane sedute su un cumulo di lampadine rotte, alla vigilia della giornata della donna. Sono impegnate a separare il vetro dall’alluminio in una fabbrica vicino a Vadodara, 110km a sud di Ahmedabad. Lavorando senza protezione guadagnano 40 rupie(l’equivalente di 90 cents Usa) al giorno
-Una donna indiana trasporta un sacco di ‘ghute’ (escrementi secchi di vacca usati come combustibile nelle zone rurali) nella periferia della città di Kolkata, alla vigilia della giornata della donna. Leyla Tegmo Reddy, direttrice dell’International Labour Organisation, ha sottolineato le necessità di rendere accessibile l’educazione di base a tutte le donne indiane per il miglioramento della loro situazione
-Un incontro di donne che si sono ribellati a violenze e abusi partecipando ai “savings group” di Città del Capo. Un’occasione di confronto e sostegno reciproco tra donne per superare insieme la propria condizione di povertà e privazioni subite, ricostruire la loro vita cominciando dai loro piccoli risparmi e dalla forza del gruppo. Cesvi intende aiutarle costruendo una struttura di riferimento, la Casa del Sorriso, nella township di Philippi. Qui le donne e i loro bambini maltrattati troveranno ospitalità temporanea, assistenza sanitaria, recupero psico-sociale, formazione professionale, assistenza legale. Un’opportunità per ricostruire la propria vita in autonomia e libertà.
Queste e altre foto sono raggiungibili sul Mediacenter del Corriere, per riflettere sulla condizione della donna nel mondo e sui diritti umani negati