Una delle organizzazioni che fanno parte della Consulta islamica ha presentato oggi al ministero dell’Interno una serie di proposte per favorire i musulmani in Italia. […] Il documento dell’Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia (Ucoii) è stato presentato oggi, in occasione della riunione della Consulta islamica, organismo costituto nel novembre scorso su iniziativa dello stesso ministro Giuseppe Pisanu per favorire il processo d’integrazione delle comunità musulmane, composto da 16 membri. […] Nel documento di tre pagine inviato alla stampa, l’Ucoii avanza alcune proposte generali e altre più specifiche per quanto riguarda il lavoro, la scuola, la casa. L’Unione rivendica in particolare il diritto per i musulmani a utilizzare l’8 per mille della dichiarazione dei redditi per scopi sociali diversi, vuole che il contributo di 1.000 euro per ogni nuovo nato sia esteso agli immigrati e chiede che nelle scuole, nelle università e nelle fabbriche venga assicurata una “alimentazione non in contrasto con la religione islamica”, anche semplicemente “mettendo un bollino verde” sui prodotti. L’Ucoii chiede che sia possibile indicare la fede islamica in specifici questionari in ospedale, in carcere, nelle scuole e nelle mense di lavoro, che l’arabo sia materia di scelta a livello nazionale e che venga istituita l’ora di religione islamica, alternativa a quella cattolica. Il documento propone di concedere, a studenti e lavoratori che ne fanno richiesta, l’uscita per la preghiera del venerdì, ma anche – sempre in modo facoltativo – per le festività religiose musulmane. […]
Tra le proposte dell’Ucoii ce ne sono però alcune che più degli altri sembrano destinate a far discutere, mentre non si placano le polemiche nel mondo islamico le proteste per la pubblicazione delle vignette sul profeta Maometto e in Italia e Francia politici e personalità della cultura firmano manifesti contro l’Islam “totalitario”. In particolare, l’Unione islamica chiede “l’aggiornamento e/o controllo dei libri scolastici e dunque della verità storica per poter eliminare le notizie palesemente false sull’Islam e i musulmani e porre le eventuali modifiche”. Ma il documento propone anche l’istituzione di una non meglio precisata “banca islamica” (aggiungendo che “la presentiamo noi”), di “mutui islamici” e chiede “agevolazioni fiscali per la costruzione e il rinnovo di moschee”.
Lancio Reuters