“L’ora di Islam è un’assurdità. Nelle scuole vanno impedite le lezioni di qualunque fede”. Così, in un’intervista a ‘La Stampa’, lo scrittore cattolico Vittorio Messori boccia la proposta partita dalla Consulta islamica. Una proposta che, a suo giudizio, “è segno di una confusione generalizzata”. “Altro che insegnare l’Islam, fosse per me – spiega – cancellerei pure un vecchio relitto concordatario come l’attuale ora di religione. In una prospettiva cattolica la formazione religiosa può essere solo una catechesi e nelle scuole statali, che sono pagate da tutti, non si può e non si deve insegnare il catechismo. Lo facciano le parrocchie a spese dei fedeli”. Allo stesso modo, secondo Messori, “i corsi sul Corano li organizzino da soli e se li paghino come tutte le altre fedi. Non è questione di monopolio statale dell’istruzione. Lo Stato resti neutrale, non aiuti né contrasti nessuna confessione. Si limiti a riconoscere che ogni scuola non statale in più (di qualsiasi confessione o ateismo) consente di risparmiare denaro pubblico e di conseguenza conceda degli sgravi fiscali. Ma ciò solo come mero riconoscimento di un alleggerimento della spesa statale per l’istruzione. Niente di più”.
Fonte: Alice News