Dopo l’apertura arrivano le frenate sul Corano nelle scuole: un eventuale via libera, piu’ che dal cardinal Martino, dovrebbe arrivare dalla Conferenza Episcopale Italiana che sull’argomento non si e’ espressa, mentre il quotidiano cattolico Avvenire ha relegato la questione in quattordicesima pagina. Ma non e’ fredda solo la Chiesa Italiana: Oltretevere le parole pronunciate ieri dal presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace sono state classificate come “opinioni personali”. […] In proposito, viene ricordato che l’insegnamento della religione cattolica e’ sottoposto a una disciplina specifica e non puo’ essere considerato semplicemente come espressione della liberta’ religiosa, che e’ riconosciuta anche dove questo insegnamento non e’ previsto. […] A livello italiano, dunque, non si possono tralasciare i riflessi istituzionali del dibattito aperto dalle richieste dell’Ucoii, tra l’altro non condivisa da altri esponenti dell’Islam, come Mario Scialoja, rappresentante in Italia della Lega Musulmana Mondiale, che preferirebbe un insegnamento laico di storia delle religioni. Ipotesi caldeggiata da molti politici di estrazione laica, ma che la Chiesa considera un modo surrettizio per modificare gli attuali accordi in materia.
Lancio AGI