[…] Maurizio Mian, candidato toscano della Rosa nel pugno, offre 15 voli gratis alle sue elettrici (o elettori) per andare a fare all’estero quello che la legge sulla fecondazione assistita vieta da due anni di fare in Italia. Due anni esatti: il 10 marzo 2004 veniva pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la legge 40 che a giugno 2005 il referendum ha tentato invano di cancellare. E dunque per «visitare i laboratori di ricerca che lavorano sulle cellule staminali» o per «sottoporsi a un ciclo di fecondazione assistita» piuttosto che per «sottoporsi all’aborto farmacologico» bisogna andare a Londra, Barcellona o Parigi. Offre Mian, purché il volo sia low-cost. […] Del resto mentre Maurizio Mian da Pisa offre i suoi biglietti, è proprio Emma Bonino a Roma a spiegare come la legge 40 «a-scientifica e ideologica» abbia, come previsto, riportato in auge «il turismo sanitario di massa». Da qui l’impegno della Rosa nel pugno: «Cambiare la legge appena eletti in parlamento». Il socialista Boselli e il radicale Cappato spiegano: «Il referendum è stato dichiarato nullo, non c’è nessun divieto di intervento per il prossimo parlamento». Naturale che il proposito imbarazzi la Margherita (che ha candidato la cattolica anti-referendaria e presidente di «Scienza e vita» Paola Binetti) ma probabilmente anche i Ds (con loro il chirurgo Ignazio Marino, «uno dei due soli scienziati italiani che difende la legge 40», nota Cappato). Rutelli anzi ha già chiuso la porta: «Gli italiani si sono già espressi col referendum». Ma Boselli ribatte: «Se per l’Unione non sono un problema le sue idee, non vedo perché dovrebbero esserlo le nostre». Di fecondazione assistita in fondo nel fluviale programma dell’Unione nemmeno si parla. Dunque liberi tutti: «Sarà battaglia parlamentare da subito». […]
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