Dopo la bufera scatenata dalle sue dichiarazioni sull’ammissibilità dell’ora di religione islamica nelle scuole pubbliche, il cardinale Raffaele Renato Martino ha fatto una parziale marcia indietro. Dai microfoni di Radio Vaticana ieri pomeriggio ha precisato la sua posizione: «La disponibilità all’insegnamento della religione islamica negli ordinamenti scolastici – ha spiegato – va fatta con quella prudente valutazione che comporta, da parte della comunità islamica, il rispetto e la valorizzazione del cristianesimo e dei valori che, ad esso ispirati, hanno dato forma alla cultura del mondo occidentale». Il presidente del Pontificio consiglio «giustizia e pace» ci ha ripensato anche rispetto alla reciprocità: «Se attendiamo la reciprocità nei paesi rispettivi dove ci sono cristiani, allora ci dovremmo mettere sullo stesso piano di quelli che negano questa possibilità», aveva detto. Ieri ha specificato: «Si deve iniziare a reclamare con maggior vigore la reciprocità. Reciprocità spesso ostacolata dal fondamentalismo»
Fonte: IlManifesto.it