Sulla vicenda della ‘pillola del giorno dopo’ negata nel dicembre scorso da medici obiettori a una donna che si presentò al Pronto soccorso del Policlinico S.Orsola, il Consiglio comunale di Bologna invita il sindaco e la Giunta – in un ordine del giorno approvato a maggioranza – “a vigilare e ad adoperarsi affinché il diritto ad ottenere il presidio farmacologico venga garantito”. Con il testo si “invita il Sindaco e la Giunta a promuovere le condizioni affinché sia garantita piena informazione a tutti gli uomini e le donne, in particolare con un investimento rivolto alle nuove generazioni e al contesto scolastico, per una educazione ad una sessualità responsabile, stili di vita attenti alla prevenzione, scelte libere e consapevoli; a vigilare e ad adoperarsi affinché il diritto ad ottenere il presidio farmacologico cosiddetto ‘pillola del giorno dopo’ venga garantito nelle strutture sanitarie pubbliche bolognesi, pur nel rispetto della clausola di coscienza dei medici, a tutte le donne in condizioni di uguaglianza”. L’ordine del giorno è stato approvato con 17 voti favorevoli (Ds, Riformisti, Prc) e 5 voti contrari (An e Fi).
Lancio Age (con titolo sbagliato: la pillola del giorno dopo non è la RU486)