Anche il presidente del Senato, Marcello Pera, si schiera con il ministro dell’Interno nella vicenda che lo vede indagato in seguito alla denuncia, mossa da alcuni parlamentari dell’opposizione comunista, sul centro di accoglienza di Lampedusa. Sulla stessa linea anche il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, che parla di Pisanu come “persona perbene, che ha tutta la mia solidarietà” […] L’iscrizione al registro degli indagati risale all’ottobre scorso, emessa dal Collegio per i reati ministriali del tribunale di Roma, per omissione di atti d’ufficio sul respingimento alla frontiera di clandestini sbarcati a Lampedusa nel periodo 2004-2005. Ma, precisa la nota del Viminale, il ministro non è indagato, perché “i pm non intendono procedere”. La vicenda è nata in seguito ad un esposto-denuncia presentato nel luglio del 2005 da 31 parlamentari “prevalentemente all’area di Rc e dei Verdi – spiega lo stesso ministro – su ipotizzate violazioni di obblighi internazionali e della legge sull’immigrazione”. Nella nota, Pisanu ribadisce il suo impegno nel contrasto dell’immigrazione clandestina e delle “organizzazioni criminali che la sfruttano spietatamente”. Il ministro ha informato il Parlamento e si è detto disponibile a discutere “in tutte le sedi non solo dei respingimenti alla frontiera, ma anche delle vicende di Lampedusa e dei centri di permanenza temporanea, vecchi e nuovi fatti oggetto ripetutamente di contestazioni politiche, aggressioni fisiche e danneggiamenti vari da parte di gruppi diversi e centri sociali ben noti”. […] Fra i sottoscrittori della denuncia, il deputato di Rc Pietro Folena, che ribadisce: “Questo governo si è reso compartecipe di vere e proprie deportazioni di massa, soprattutto verso la Libia” di immigrati che “come è emerso, venivano poi lasciati in pieno deserto”. […]
L’articolo è stato pubblicato su sito di Repubblica