Strasburgo, la Lega sospesa dal gruppo euroscettico: razzisti

Espulsi. La Lega Nord è stata espulsa dal gruppo di Indipendenza e Democrazia dell’Europarlamento e dovrà rientrare nel gruppo misto, dei non iscritti. Lo ha annunciato giovedì nell’ultima giornata della sessione plenaria il presidente del gruppo il danese Jens Peter Bonde. I quattro rappresentanti della Lega, Umberto Bossi, Mario Borghezio, Francesco Speronio e Matteo Salvini erano entrati nel gruppo, che include euroscettici britannici e scandinavi e partiti di destra inclusa, finora, la Lega delle Famiglie, partitino dell’estrema destra polacca, dopo le ultime elezioni europee. Oltre alla Lega espulsi anche sette eurodeputati polacchi. Non sono piaciute le intemperanze che hanno disturbato l’intervento del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi durante a luglio al Parlamento europeo (nella foto in homepage). E molto altro. «Sono imprevedibili e non si capisce cosa fanno politicamente», si era lamentato venerdì scorso con i media del suo paese l’olandese Hans Blokland dei Cristiani uniti. E non è per niente piaciuta agli ex alleati in particolare la sparata di Roberto Calderoli sulla tv italiana sulle magliette con le vignette blasfeme. Mentre Nils Lundgren, del partito euroscettico svedese Junilistan fa capire chiaramente che sono state proprio le “amicizie pericolose” con le formazioni razziste e xenofobe della Francia e delle Fiandre, invitati permanenti alle conferenze organizzate dalla Lega, a far pendere la bilancia verso l’espulsione. […] La Lega Nord annuncia ricorsi contro questa cacciata politica che giudica «irregolare e illegittima», sia alla presidenza del Parlamento sia, eventualmente, alla Corte di giustizia. L’ex ministro “magliettaro” Calderoli ha per altro avuto modo ieri sera a Piacenza di fare una tirata antieuropea che conferma comunque le posizioni leghiste sull’argomento […] Martedì gli eurodeputati di Id si sono riuniti per votare la proposta di espellere i rappresentanti della Lega, ma non era stata raggiunta la maggioranza dei due terzi richiesta per questo tipo di provvedimento. In conseguenza dell’esito del voto – 20 a favore dell’espulsione, otto astenuti e cinque contrari – il presidente del gruppo, il danese Jens Peter Bonde, aveva precisato che i deputati leghisti europei non potevano essere espulsi, ma erano considerati sospesi dal gruppo, aggiungendo che il provvedimento di espulsione poteva essere emesso dopo le elezioni italiane, se gli stessi non si fossero dimessi volontariamente prima.Subito dopo la comunicazione, Borghezio ha detto che lui ed i suoi colleghi non erano stati informati e non conoscevano la procedura seguita per tale provvedimento che definiva «irregolare e illegittima».Il presidente di turno dell’assemblea ha detto che ne prendeva atto e che anche la dichiarazione di Borghezio sarebbe stata messa agli atti. […]
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