Il tribunale ecclesiastico siciliano ha registrato nel 2005 un record di istanze di nullità. Sono state 349 le richieste contro le 295 del 2004. Di queste, quelle concluse sono state 263, di cui 219 con sentenza affermativa. Ci troviamo di fronte alla cifra più alta in assoluto registrata negli ultimi 65 anni. Questi dati, però, se da una parte preoccupano la Chiesa cattolica per il dilagare di rapporti instabili, basati sulla conoscenza superficiale del partner e una “diffusa mentalità divorzista”, dall’altra riaprono l’annosa questione del ‘potere’ della curia cattolica nei confronti del matrimonio civile. L’accusa dell’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti punta il dito contro la Chiesa e considera il Concordato Stato-Chiesa una legge anticostituzionale. […] La crisi dell’istituzione della famiglia vede da un lato la Chiesa correre ai ripari e proporre un’opera capillare di formazione dei giovani all’amore e alla famiglia. L’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti accusa invece l’istituzione religiosa di favorire nullità matrimoniali (adesso accessibile anche a chi vive in condizioni economicamente disagiate) per consentire ai cittadini di aggirare gli obblighi nei confronti dell’ex famiglia, cosa che invece garantirebbe il divorzio: “Che lo Stato – è il loro appello – si riappropri del matrimonio civile”.
Lancio Adnkronos
A questo tema è dedicato lo speciale di Ateneonline, il quotidiano telematico della Scuola di giornalismo ‘Mario Francese’ dell’Università di Palermo
Il dossier, curato da Maria Angela Vacanti, è stato pubblicato sul sito Ateneonline