Un cittadino agfano rischia la condanna a morte per apostasia, dopo essersi converito al cristianesimo: questa l’allarmante notizia diffusa ieri da alcune agenzie di stampa. E oggi anche il nostro ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, si mobilita e chiede spiegazioni. Convocando l’ambasciatore dell’Afghanistan a Roma. E se “le notizie di stampa risultassero confermate – spiega in una nota la Farnesina – l’Italia si adopererà al più alto livello, portando la questione all’attenzione dei vertici dell’Unione Europea a Bruxelles. Per impedire conseguenze incompatibili con la difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali”. L’uomo, Abdul Rahman, 41 anni, è stato denunciato il mese scorso come convertito da suoi familiari, nell’ambito di una lite con l’ex moglie per la custodia dei due figli. Trovato in possesso di una Bibbia, l’uomo è stato accusato di apostasia per aver abbandonato l’Islam. In tribunale Rahman ha detto di essersi convertito 16 anni fa, mentre lavorava come medico assieme ad un’organizzazione cristiana che aiutava i profughi afgani in Pakistan. […]
Fonte: Repubblica.it