L’appello del presidente dei vescovi Camillo Ruini ai cattolici ha innescato inevitabili reazioni politiche. Il centrodestra sulla difesa della famiglia e il «no» ai Pacs trova un alleato in chiave elettorale e non tarda ad identificarsi nelle parole e nei temi trattati ieri dal cardinale. Il presidente del Consiglio e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha commentato: «Ho molto apprezzato il richiamo del cardinale Ruini ai grandi principi che debbono sempre ispirare e sostenere la politica. E nella stessa misura condivido il suo alto richiamo alla centralità della famiglia e ai valori della vita, ideali e principi sui quali, fin dalla sua nascita, è schierata coerentemente Forza Italia». L’Udc sottolinea come «nel cuore, nel Dna del nostro partito ci sia la vita, la famiglia, l’educazione e la sussidiarietà e lo abbiamo dimostrato non a parole ma nei fatti» […] Ma se nel centrodestra c’è unità di consensi in riferimento a norme che non rispondono ad effettive esigenze sociali (come i Pacs appunto), i contenuti e gli obiettivi del discorso di Ruini scuotono e in parte dividono il centrosinistra sui soliti temi spinosi, a partire dai Pacs. Piero Fassino, segretario dei Ds apprezza «l’appello alla moderazione del confronto non schierandosi a favore di coalizioni elettorali» […]Il leader dell’Unione Romano Prodi plaude all’intervento del cardinale: «Condivido l’invito formulato da Ruini a parlare della politica concreta ed ad abbassare il livello della polemica strumentale. Le sue parole ci consegnano un lucidissimo elenco di priorità politiche e morali assolutamente condivibile». Nei programmi dell’Unione non c’è un riferimento chiaro ai Pacs, tiene invece a precisare la Margherita. Il leader Francesco Rutelli ricorda che proprio per iniziativa del suo partito non c’è «nessun matrimonio di serie B» ma un programma sulla famiglia che rappresenta un investimento serio e duraturo in una società laica dove si stanno moltiplicando varie forme di convivenza». […] Più dure sono invece le reazioni da parte della sinistra radicale. Per Rifondazione l’appello del cardinale è negare in maniera coercitiva le relazioni umane («Spero che i suoi consigli restino inascoltati, è positivo che non abbia suggerito il voto», dice Franco Giordano), per Marco Rizzo, eurodeputato del Pdci, «è una pericolosa offensiva alla laicità dello Stato». I radicali invece sono divisi nei due schieramenti e non leggono come neutrali le parole del cardinale. «Fa il premier ombra», attacca Enrico Boselli, della Rosa del Pugno: «Questa volta dopo aver toccato tutti i temi dell’agenda politica italiana e internazionale lancia pure un anatema ai consigli regionali che hanno avuto l’ardire di legiferare in tema di Pacs». E Daniele Capezzone, segretario dei radicali, aggiunge: «Si pone la questione concordato».
Fonte: L’Arena