«La Bresso sfida Prodi», titola così un fondino de «La Voce del Popolo». Il settimanale diocesano diretto da Marco Bonatti mette in evidenza la contrapposizione tra la presidente della giunta piemontese e il leader dell’Unione, Romano Prodi. Il tema riguarda le unioni di fatto e lo spunto l’ha offerto l’intervento del presidente della Cei, Camillo Ruini, quando ha annunciato la neutralità elettorale della Chiesa ma ha invitato i fedeli a sostenere «valori e contenuti irrinunciabili» come «famiglia, matrimonio, vita». […] «Ancora una volta – si legge nel fondino – la presidente Bresso, all’interno del centro-sinistra, ha scelto le posizioni radicali, differenziandosi persino dal segretario del suo partito (ndr, Ds), collocandosi obiettivamente su una linea minoritaria, perché Prodi, Fassino, Rutelli rappresentano la larga maggioranza del centro-sinistra». […] «Le posizioni minoritarie della presidente (il testo dell’Unione di Prodi sulla famiglia è ben diverso) possono essere imposte al Consiglio regionale? Con quale avvallo popolare?». Come dire: Bresso, non avrai i voti dei cattolici.
[… Risposta:] la Bresso parla di «ingerenza» rivendicando il compito precipuo delle diverse istituzioni: «Ognuno, Stato e Regioni – spiega -, interviene nell’ambito delle proprie competenze legislative. Noi stiamo lavorando a un progetto di legge contro le discriminazioni, a partire da quelle che subiscono le coppie di fatto». Poi ricorda che «la compagna di una delle persone morte a Nassiriya non poté entrare in chiesa per i funerali del compagno perché non erano sposati». Che cosa pensa dei diversi commenti sulle dichiarazioni di Ruini da parte di Prodi, Fassino, Rutelli? Per lei conta la sostanza, il programma firmato da tutto il centrosinistra. «La tutela della famiglia non è messa in discussione – precisa -, io sono molto favorevole a questo e credo che il centrosinistra lo sia moltissimo. Qui non stiamo parlando dei principi religiosi che ognuno amministra come vuole, ma di diritti inalienabili dell’individuo che vanno rispettati». Su questo tema, a Palazzo Lascaris, la maggioranza è unita? Per la Bresso è unita a partire dal modo di scrivere «il centrosinistra» e sullo specifico aggiunge: «Stiamo lavorando perché non ci siano discriminazioni. Ci confronteremo».
Fonte: La Stampa, cronaca di Torino