«Abbiamo scritto ai cattolici per dare più forza al programma dell’Unione e per testimoniare che nel centrosinistra i credenti, come me e Paola Binetti, si trovano benissimo e possono testimoniare i propri valori a testa alta». L’ex presidente delle Acli, Luigi Bobba, candidato al Senato per la Margherita, difende la sua scelta di campo, ma avverte la Rosa nel pugno, che non ha firmato il programma, «e tutti coloro che pensano che si possano rimettere in discussione i patti sottoscritti» che «la discussione sui Pacs si è chiusa con una giusta mediazione, come ha ribadito Prodi». […] D. Bobba, se fosse eletto, si sentirebbe libero da vincoli di maggioranza sulla bioetica?
R. «Ovviamente sì. Ma mi permetta di ribadire, come abbiamo fatto nella nostra lettera, che, da cattolici, rifiutiamo di essere confinati in una sorta di riserva indiana. Non ci occuperemo solo di famiglia, scuola, bioetica. Il nostro impegno in politica, da credenti, riguarda l’interesse generale del nostro Paese, obiettivo che certo l’attuale governo non ha centrato». […]
Il testo integrale dell’intervista di Claudia Terracina a Luigi Bobba è stato pubblicata sul sito del Messaggero