«I diritti civili non ammettono obiezione di coscienza». Ecco perché secondo Enrico Boselli su questi temi «deve valere un vincolo di maggioranza» nell’Unione: prima ancora che in nome di un’agenda programmatica, per evitare che il parlamento diventi un’istituzione che tramuta «il peccato in reato». Per questo ragione di fondo il leader dello Sdi nella Rosa nel pugno ritiene «tutt’altro che elettoralista» il tema della laicità. […] -Sennonché il principio della fondazione laica della politica oggettivamente arranca rispetto ai valori religiosi. R: Beh, basta vendere l’ultimo appello del cardinal Ruini: praticamente ha fatto l’elenco dei partiti da votare, ammonendo anche a lavorare per contrastare la diaspora dei cattolici. Al di là della palese ingerenza nella vita politica del paese, qui c’è qualcosa di più profondo… -Qualcosa che non attiene solo all’anomalia italiana in cui si è inverato il falso storico dell’editto di Costantino, se è vero che alla vittoria di Bush è stato determinate l’oltranzismo religioso… R: È il mondo della secolarizzazione in cui le certezze sono venute meno; certezze ideologiche e filosofiche. A questa crisi si cerca di opporre valori forti, che in gran parte vengono attinti dalle religioni. Questa è la realtà. […] -C’è insomma un pudore puritano che impedisce di chiamare le cose con il loro nome?R: Al di là delle questioni di merito, la domanda che io faccio è la seguente: perché non possiamo riconoscere diritti e eguaglianza a persone che scelgono di amarsi e vivere insieme senza sposarsi né in chiesa né altrove? Perché questo contrasta con la morale cattolica, che considera peccato vivere con un’altra persona, e non parliamo poi delle persone dello stesso sesso. Mi sembra grave che un peccato possa diventare reato. D’altra parte, però, recentemente ho avuto modo di leggere una frase di Angelo Molina, padre gesuita che collabora con Zapatero: «Le leggi civili servono per dare diritti ai cittadini, non per difendere morale cattolica». […]
L’intervista completa è raggiungibile sul sito del Manifesto