È una lista lunghissima. Nomi e cognomi di chi si riconosce «in un’Italia civile, laica e liberale». È la controffensiva della Rosa nel pugno milanese e lombarda. Un appello firmato da intellettuali, ricercatori, editori, attori, scrittori, giornalisti e tanti, tanti medici. In tutto 120 nomi, che nei prossimi giorni dovrebbe arricchirsi. Con molte sorprese: come la firma del sociologo Guido Martinotti. […] Come quella di Ferruccio Soleri, indistruttibile Arlecchino di strehleriana memoria e socialista da sempre: […] Tanti nomi: il sociologo Alberto Abruzzese, Maurizio Bini dirigente del centro sterilità del Niguarda, Oriella Dorella, il filosofo Giulio Giorello, Fiorenzo Grassi direttore di Teatrithalia, l’editore Walter Marossi. […]
Il testo integrale dell’articolo di Maurizio Giannattasio è stato pubblicato sul sito del Corriere della Sera
Ci auguriamo che l’esempio sia presto seguito da altri “appelli laici” in favore di altre compagini. Per riportare la laicità al centro del dibattito politico, dopo la frettolosa esclusione da troppi programmi elettorali (si veda il documento Elezioni e laicità sul nostro sito).