[…] il Papa nel corso dell’omelia pronunciata a San Giovanni in Laterano ha attaccato la «riabilitazione» di Giuda: È proprio la figura di Giuda a impersonare ciò «che rende l’uomo immondo». «È il rifiuto dell’amore – ha spiegato Benedetto XVI -, il non voler essere amato, il non amare. È la superbia che crede di non aver bisogno di alcuna purificazione, che si chiude alla bontà salvatrice di Dio. È la superbia che non vuole confessare e riconoscere che abbiamo bisogno di purificazione». Per Giuda «solo potere e successo sono realtà, l’amore non conta. Ed egli è avido: il denaro è più importante della comunione con Gesù, più importante di Dio e del suo amore. E così diventa anche un bugiardo, che fa il doppio gioco e rompe con la verità».
Fonte: il Mattino
Passano i millenni, ma i vangeli apocrifi continuano a battere dove il dente duole…