Due esplosioni a distanza ravvicinata, nella moschea di Jama Masjid, la più importante della capitale indiana. Erano da poco passate le 13,50 in Italia, alle 17,20 ora locale, quando la prima bomba è deflagrata nei pressi della grande vasca all’interno della moschea che i fedeli utilizzano per l’abluzione. Dieci minuti dopo, la seconda bomba è scoppiata all’interno della grande moschea sciita, nel cuore di Nuova Delhi, portata all’interno – a quanto pare dai primi rilievi della polizia – in una busta di plastica. Il luogo di culto, dove stavano iniziando le preghiere del venerdì sera, era affollatissimo di fedeli- circa un migliaio – e se gli ordigni fossero stati più potenti poteva essere una carneficina. Il bilancio delle vittime appare ancora provvisorio: si parla di una quindicina di feriti lievi e di sei in condizioni più gravi. […] Stamattina cinque persone sono rimaste uccise a causa di un lancio di granate a Srinagar, la capitale dello stato a maggioranza musulmana del Kashmir, conteso col Pakistan. E dieci giorni fa la polizia ha arrestato sei persone coinvolte in un triplice attacco dinamitardo costato la vita a più di 20 persone a Benares, la città sacra degli indù sulle rive del Gange.
Fonte: L’Unità online