Indagato il custode della chiesa di Santa Lucia di corso della Repubblica. È accusato di abuso della credulità popolare, deturpamento e imbrattamento di cose altrui per la storia della Madonnina che piange sangue. Per gli inquirenti è stato l’ideatore di una clamorosa messa in scena che ha fatto parlare Forlì per alcuni giorni e ha mobilitato la Curia e persino la Procura.Ed è stata proprio la Procura della Repubblica di Forlì, con l’indagine aperta dal Sostituto Procuratore Alessandro Mancini, a far crollare il “miracoloso evento” che avrebbe portato in città migliaia di fedeli da ogni parte per vedere la Madonnina lacrimare sangue. Ora a piangere, invece, è il custode V.D.C. 63enne, napoletano residente da poco più di un anno a Forlì, dove si è stabilito con la famiglia e ha trovato lavoro proprio all’interno della parrocchia. L’uomo ha subito dichiarato: “Io con questa storia non c’entro nulla”. Intanto è stato appurato dal Gabinetto scientifico della Polizia che quelle macchie sul viso della statua sono di sangue umano. Per questo è stata eseguita ieri una perquisizione nell’abitazione dell’uomo. Sarebbe stato prelevato qualche elemento per un’eventuale comparizione una volta eseguito il Dna delle macchie. Fra le ipotesi degli inquirenti, Carabinieri della Polizia giudiziaria della Procura e della stazione di Forlì, anche quella che sarebbe stato tutto orchestrato per creare un business a favore di qualche esercizio commerciale della zona, facilitato dall’arrivo di tanti fedeli come succede spesso in questi casi. In pratica si sarebbe voluto copiare il caso di Civitavecchia. […]
Fonte: Corriere della Romagna