Rivolte e rifiuto in nome dell’islam

«L’idea è quella di mettere i palestinesi a dieta, ma di non farli morire di fame». Così Dov Weisglass, consigliere del primo ministro israeliano, riassumeva la strategia del suo paese all’indomani della vittoria di Hamas. Per aver esercitato i loro diritti democratici, i palestinesi saranno dunque puniti. Gli Stati uniti e l’Unione europea hanno aderito a questa logica immorale che potrà solo aggravare la situazione, già drammatica, delle popolazioni di Cisgiordania e Gaza. Il doppio linguaggio occidentale suscita un indignato rifiuto nei paesi musulmani, incoraggia le resistenze agli interventi stranieri, ma contribuisce anche ad alimentare tutti i luoghi comuni sull’inevitabile «scontro di civiltà». […]
L’articolo di Georges Corm è stato pubblicato su Le Monde Diplomatique di Marzo, ed è raggiungibile sul sito del Manifesto

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