E i primi a tagliare il traguardo saranno i Pacs. Non ancora numerata, è però la proposta di legge in pole position della XV legislatura. Già depositata per la pre-istruttoria a Montecitorio, mercoledì 19 aprile, da Franco Grillini. Un’urgenza politica che non mancherà di suscitare un gran polverone nella stessa Unione. Il deputato Ds e leader dell’Arcigay, Grillini – abito nero e cravatta arcobaleno – ne porta una copia in cartella, mentre si accredita ieri, e s’informa con gli uffici per farla recapitare nelle 630 caselle dei colleghi neodeputati accompagnata da una lettera-invito: sottoscrivetela. Non sarà la pdl numero uno: ai funzionari del servizio “progetti normativi” ne sono arrivate già oltre una trentina sui più svariati argomenti. E ci sono 12 proposte di legge di iniziativa popolare e due decreti che sono iscritti d’ufficio, e per primi. Solo domani si conoscerà l’ordine. Ma la mossa di Grillini cerca di riproporne la priorità politica. A dispetto delle divisioni nel centrosinistra. Nel programma dell’Unione il compromesso tra Rutelli e la sinistra radicale era stato raggiunto sulla formulazione generica di “riconoscimento dei diritti delle unioni civili”, evitando di usare il termine Pacs. “Non vedo perché nella testa di 50 milioni di italiani è passata la parola Pacs, e noi dovremmo evitarla”. Sempre Grillini. “Questa è una partita che va giocata subito. Del resto la mediazione raggiunta nel centrosinistra non è stata ancora tradotta in alcuna norma . Ecco, qui c’è la traduzione concreta”. […]
Il testo integrale dell’articolo di Giovanna Casadio, pubblicato oggi su Repubblicato, è stato ripreso sul sito Arcigay