Otto diritti per non soffrire inutilmente. È stata presentata ieri la Carta dei diritti contro il dolore inutile, promossa da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato. La Carta si propone di migliorare la conoscenza del dolore e promuovere sempre di più la prevenzione, il controllo e il trattamento dello stesso. […] “La necessità di definire in una Carta i diritti inviolabili degli individui che soffrono nasce dalla consapevolezza dello scarso livello di attenzione ed informazione che persiste ancora nel nostro Paese riguardo al sintomo dolore”, afferma Francesca Moccia, responsabile campagne di informazione e tutela del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. […] Le organizzazioni di tutela delle malattie croniche rilevano l’esiguità dei medici di medicina generale e specialisti che hanno ritirato il ricettario speciale per la prescrizione dei farmaci oppiacei e segnalano la scarsità di informazione ai pazienti innanzitutto sul fatto che si possa fare qualcosa contro la sofferenza Inoltre, il recente rapporto realizzato da Cittadinanzattiva su un campione consistente di centri di Assistenza domiciliare oncologica evidenzia che l’8% dei cittadini lamenta difficoltà nell’accesso ai farmaci oppioidi a causa della indisponibilità del ricettario da parte del medico prescrittore (27%), per errori nella compilazione della ricetta (20%) o per indisponibilità del farmaco in farmacia (53%), e solo nel 54% delle realtà monitorate l’équipe ha, al suo interno, un componente che si informa regolarmente sulla persistenza o meno del dolore. “Il sintomo dolore è sottovalutato per diversi motivi, di ordine culturale e organizzativo -continua Moccia. Da una parte si ritiene che esso sia un evento naturale connesso alla malattia e spesso connotato di significati simbolici e religiosi, e per di più la valutazione e cura del sintomo prevede che al centro del sistema di cura sia messo il paziente e non il medico. Dall’altra parte, giocano a sfavore del paziente le carenze organizzative del nostro sistema, come la mancanza di operatori sanitari correttamente formati alla gestione del dolore e la scarsa diffusione di protocolli sulla terapia del dolore e sull’uso di analgesici, in particolare di analgesici oppioidi”. […]
Il testo integrale dell’articolo e la Carta dei diritti sono stati pubblicati sul sito “Help Consumatori”