Archivi Mensili: Aprile 2006

Crocifisso: il Consiglio di Stato respinge il ricorso UAAR contro le circolari Moratti

L’UAAR ha ricevuto comunicazione che il Consiglio di Stato ha respinto il suo ricorso con cui chiedeva l’annullamento della nota 3 ottobre 2002, prot. n. 2667 e della direttiva 3 ottobre 2002, prot. n. 2666, del Ministro della Istruzione, università e ricerca scientifica, aventi a oggetto l’esposizione obbligatoria del crocifisso nelle aule scolastiche. Il Consiglio di Stato non poteva del resto fare diversamente, avendo sostenuto, non più di due mesi fa, in occasione di un ricorso presentato da una socia… Leggi tutto »

Crocifisso: il TAR delle Marche rifiuta di pronunciarsi

Con sentenza n. 94 del 22 marzo scorso il TAR delle Marche ha dichiarato che la competenza a decidere sulla legittimità dell’esposizione dei crocefissi nelle aule di giustizia appartiene al “Giudice ordinario” e, pertanto, ha dichiarato “inammissibile” il ricorso presentato dal magistrato di Camerino. Questo il commento di Luigi Tosti: “Con questa non-decisione il TAR delle Marche ha sbalordito anche l’Avvocatura dello Stato che difende il Ministro di Giustizia, la quale non aveva in realtà avanzato alcun dubbio sulla giurisdizione… Leggi tutto »

«Internazionale» in edicola

Il numero in edicola di Internazionale presenta diversi articoli interessanti. A pag. 38, il pezzo di Paul Ginsborg (originariamente sulla London Review of Books), parla ampiamente dell’influenza ecclesiastica e del Vaticano, “presenza troppo ingombrante nel cuore della capitale italiana”: come esempio, cita la sentenza del Consiglio di Stato sul crocifisso contraria al ricorso presentata dalla socia UAAR S.L. A pag. 41 è stato pubblicato (tradotto) un articolo di Marc Semo apparso su Libération, dal titolo “Superpotere cattolico”: “In Italia l’ingerenza… Leggi tutto »

«MicroMega» in edicola

La religione è intrinseca all’uomo? Due filosofi italiani – un credente ed un ateo – Gianni Vattimo e Carlo Augusto Viano in un dialogo sulla religione ed il suo ruolo nella società e nella politica, la tradizione evangelica e la Chiesa delle gerarchie ecclesiastiche. I loro interventi sull’ultimo numero di MicroMega in edicola. Il sito di MicroMega

Il movimento per la vita, un pericolo da non sottovalutare

A venticinque anni dal referendum del 1981, quello che confermò, con una straordinaria partecipazione di popolo, la legge 194, siamo di fronte a un “nuovo movimento per la vita”, agguerrito e insidioso quanto il precedente, ma nello stesso tempo diverso, perché diversi sono i protagonisti e le modalità dell’odierna strategia antiaborista e soprattutto diverso è il contesto politico-culturale in cui questa strategia si dispiega. L’Italia di oggi infatti, un Paese per molti versi figlio ed erede proprio della stagione che… Leggi tutto »

Il Vangelo secondo Giuda

“Qui si narra il segreto della rivelazione che Gesù fece parlando con Giuda Iscariota…”. Così inizia la prima pagina di un fragile manoscritto in papiro che rilegge in modo radicalmente diverso la vicenda del “traditore” più odiato della storia e lo trasforma nel più fedele discepolo di Cristo; un documento straordinario che oltre a fornire inedite informazioni su Giuda Iscariota lo riabilita presentandolo come colui che consegna Gesù alle autorità su richiesta dello stesso Cristo: il Vangelo di Giuda. Al… Leggi tutto »

Israele: chi vuole il telefono kosher?

Un telefono cellulare che non permette di chiamare hot-line erotiche e salva l’utente da atti impuri, condannati dalla tradizione giudaica. È il nuovo prodotto di Mirs, azienda israeliana partner di Motorola: il Washington Post l’ha già ribattezzato “il telefono kosher”, ovvero in linea con i dettami dei rigorosi rabbini ultraortodossi. Il terminale non è provvisto di funzioni aggiuntive, giochi o software particolarmente avanzati: si limita al suo ruolo originale, ovvero quello di ricevere ed effettuare chiamate. Sullo chassis del telefono… Leggi tutto »

Nuovo sondaggio sul sito UAAR

È da oggi disponibile un nuovo sondaggio sul sito UAAR. Questa la domanda: “Secondo te, in Italia, ci si può qualificare pubblicamente come atei?” Cinque le possibili risposte: “Ci mancherebbe altro, viviamo in un paese libero, non si rischia alcuna discriminazione”; “Non è facile dirsi atei, ma rinunciare a farlo significa mentire a se stessi”; “Ci si può autodefinire atei, ma è preferibile non sbandierarlo troppo in giro”; “Meglio usare qualche altra parola, ad es. scettico, non credente, laico…”; “Viviamo… Leggi tutto »