Profondo disappunto è stato espresso da Benedetto XVI sulla nomina di nuovi vescovi in Cina. L’ordinazione “illecita” dei due vescovi costituisce “una grave violazione della libertà religiosa” ha detto il portavoce Joaquin Navarro Valls, che in un comunicato ha espresso il “profondo dispiacere” del Pontefice perché “un atto così rilevante per la vita della chiesa, com’è un’ordinazione episcopale, è stato compiuto in entrambi i casi senza rispettare le esigenze della comunione con il Papa”. […] “Si tratta – ha spiegato Navarro – di una grave ferita all’unità della Chiesa, per la quale, com’è noto, sono previste severe sanzioni canoniche”. In proposito, il direttore della sala stampa della Santa Sede ricorda quanto previsto dal canone 1382 del codice di diritto canonico, che prevede la scomunica per i vescovi ordinanti e per gli ordinati. La condanna è durissima, e non viene considerata un’attenuante il fatto che “si sia cercato pretestuosamente di presentare le due ordinazioni episcopali come un atto doveroso per provvedere il pastore a diocesi vacanti”. […] Alla presa di posizione del Vaticano, Navarro ha premesso una sua ricostruzione dell’accaduto: “Le ordinazioni episcopali dei sacerdoti Giuseppe Ma Yinglin e Giuseppe Liu Xinhong, hanno avuto luogo, rispettivamente, domenica, 30 aprile scorso, a Kunming (provincia dello Yunnan) e martedì, 2 maggio corrente, a Wuhu (provincia dell’Anhui)”. “Secondo le informazioni ricevute – ha ricostruito ancora il portavoce vaticano – vescovi e sacerdoti sono stati sottoposti, da parte di organismi esterni alla chiesa, a forti pressioni e a minacce, affinché prendessero parte a ordinazioni episcopali che, essendo prive del mandato pontificio, sono illegittime e, inoltre, contrarie alla loro coscienza. […] La Santa Sede è poi preoccupata dalle indiscrezioni filtrate dalla Cina, secondo le quali ci si preparerebbe ad altre venti ordinazioni illecite. “La santa sede ribadisce la necessità del rispetto della libertà della chiesa e dell’autonomia delle sue istituzioni da qualsiasi ingerenza esterna” ha aggiunto Navarro, “e si augura, perciò, che non vengano ripetuti tali inaccettabili atti di violenta e inammissibile costrizione”. “La Santa Sede ha, in varie occasioni, ribadito la propria disponibilità a un dialogo onesto e costruttivo con le competenti autorità cinesi per trovare soluzioni, che soddisfino le legittime esigenze di entrambe le parti.[…]”
L’articolo è stato pubblicato sul sito di Repubblica