Dopo i Pacs, un´altro disegno di legge destinato a cambiare il diritto civile italiano, approda nel nuovo Parlamento. Garantire tempi brevi, un solo anno, per ottenere il divorzio, evitando di trascinare all’infinito vicende familiari dolorose e traumatiche; e offrire maggiori garanzie al coniuge debole. Questi gli obiettivi della proposta depositata dalla senatrice Beatrice Magnolfi (Ulivo), che chiede l’introduzione del divorzio breve nel nostro ordinamento. […] dichiara la senatrice Magnolfi – I tempi della giustizia e il cattivo funzionamento dei procedimenti civili fanno sì che il periodo di tempo tra la separazione e il divorzio possa prolungarsi per anni, anche sette od otto. È un iter lungo e straziante che moltiplica sofferenze inutili per gli ex-coniugi e per i figli e che impedisce a molti di rifarsi una vita. Troppe famiglie di fatto sono o restano tali proprio a causa della lentezza dei tribunali». «Altro punto importante della proposta – aggiunge Magnolfi – è lo scioglimento della comunione dei beni. Il testo prevede che questa abbia luogo nel momento in cui i coniugi vengono autorizzati dal giudice a vivere separatamente. Solo in questo modo è possibile tutelare il coniuge economicamente più debole che oggi deve attendere anni prima di entrare nel possesso della sua quota ed essere in grado, ad esempio, di provvedere ai figli».
Fonte: Unita.it