«È pericolosa», sfrattata Ayaan Hirsi Ali

Cacciata di casa. Ayaan Hirsi Ali lo ha raccontato lei stessa, qualche giorno fa a New York, durante una conferenza al «Centro della cultura e delle arti ebraiche». La deputata olandese di origine somala vive sotto scorta da più di un anno. Esattamente da quel 2 novembre 2004, quando il suo amico regista Theo Van Gogh fu sgozzato su un marciapiede di Amsterdam, dal giovane marocchino Mohammed Bouyeri. Con Van Gogh la parlamentare eletta con i liberaldemocratici aveva scritto la sceneggiatura di «Submission», un cortometraggio sui diritti violati delle donne musulmane. «Per due mesi e mezzo mi sono dovuta nascondere» ha ricordato Hirsi Ali, nata a Mogadiscio 33 anni fa ed emigrata in Olanda nel 1992. Dopo l’omicidio Van Gogh è cominciata la vita blindata, scandita da insulti e minacce. La polizia sempre davanti alla porta di casa, in un’area residenziale di Amsterdam. «Alla fine – ha rivelato Hirsi Ali davanti alla platea newyorkese – alcuni dei miei vicini hanno fatto causa, sostenendo che la mia presenza metteva in pericolo la quiete della zona, a causa di possibili attentati terroristici». Risultato: la Corte ha dato ragione agli inquilini, chiamando in soccorso addirittura la «Convenzione europea dei diritti umani», che garantisce ai cittadini «la tranquillità e l’integrità del domicilio». I giudici, quindi, hanno ordinato alla deputata di lasciare il quartiere e di rifugiarsi in una casa isolata. […]
Fonte: Corriere della Sera

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