Appena insediatosi al ministero dell’educazione, il nuovo vicepremier polacco Roman Gyertich, l’ultracattolico leader della Lega delle famiglie polacche, ha annunciato che rivedrà libri di testo e programmi delle scuole medie ed elementari per «forgiare una nuova generazione di polacchi». L’altro vicepremier di fresca nomina, il populista Andrzej Lepper, l’impetuoso condottiero di Samoobrona (Autodifesa), annacquata la sua irriducibile ostilità vero l’Unione europea, ha detto che si batterà per «rivedere soltanto alcuni punti» del trattato di adesione di Varsavia all’Ue. Il governo conservatore uscito dalle elezioni vittoriose dei gemelli Kaczynski, rifiutato il dialogo con i liberali della Piattaforma civica, dopo sette mesi di instabilità e di negoziati tortuosi e intriganti, ha aperto le porte all’estrema destra e ai populisti, con i quali si appresta a cementare la basi della «Quarta Repubblica», fondata sul protezionismo economico e la difesa ad oltranza degli interessi nazionali, della tradizione e del più oscuro fondamentalismo cattolico. […]
Il testo integrale dell’articolo di Sandro Scabello è stato pubblicato sul sito del Corriere della Sera