Sono giorni di passione per Tony Blair e i ministri del suo nuovo governo. Sotto il fuoco si trova ora Ruth Kelly, appena passata dall’Educazione al dicastero per l’Eguaglianza. Motivo: è cattolica praticante e membro dell’Opus Dei. Ha cominciato a contestarla il Times , ricordando che in Parlamento la signora ha evitato di votare dodici volte su questioni relative ai pari diritti degli omosessuali, progrediti sensibilmente nell’era New Labour cominciata nel 1997. Il caso si è ingigantito quando il ministro ha dovuto far fronte alle domande di Bbc Radio Five. Date le sue profonde convinzioni religiose e la sua appartenenza all’Opus Dei, pensa che l’omosessualità sia un peccato? le ha chiesto l’intervistatore. «Sono abituata a sentire queste domande, lei vuole sapere se è possibile essere cattolica praticante e far parte del governo: la risposta è sì, perché io sono collettivamente responsabile per le decisioni ministeriali e credo fermamente nell’eguaglianza». Il giornalista della Bbc non si è fatto convincere: pensa che l’omosessualità sia peccato? «Non credo che sia giusto per i politici dare giudizi morali sulle persone» ha replicato il ministro. […]
Il testo integrale dell’articolo di Guido Santevecchi è stato pubblicato sul sito del Corriere della Sera