Non è dato sapere se in passato sia accaduto, ma sicuramente lo «sbattezzo» collettivo che avverrà oggi alle 17 in corso Zanardelli non è pratica abituale del sabato. A promuoverlo è l’Uaar, l’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, associazione laica che recentemente ha costituito un circolo anche nella nostra città. Gli iscritti allo sbattezzo sono una decina (ma ci si può aggregare anche al momento): tutti invieranno una lettera alla parrocchia nella quale sono stati battezzati affinchè sul registro dei battesimi venga annotata la propria volontà di non far più parte della Chiesa cattolica. Poi chi lo vorrà farà anche la foto di gruppo; a seguire musica, bevande e materiale informativo. «Non vogliamo far numero per giustificare i privilegi di cui godono le gerarchie ecclesiastiche» spiega Ercole Mazzolari, 52 anni, coordinatore del circolo bresciano dell’Uaar e tra gli «sbattezzandi» di oggi. Chi si immagina un «mangia-preti» però si sbaglia: «Non ho nulla contro i credenti – sottolinea Mazzolari -, semplicemente sono insoddisfatto della mancata laicità dello Stato e preferirei che la pratica religiosa fosse un’attività privata». Con tutte le conseguenze del caso, a partire dal fatto che «le Chiese si finanzino con i soldi dei propri credenti e non con i soldi di tutti». […]
Il testo integrale dell’articolo di Thomas Bendinelli è stato pubblicato sul sito di BresciaOggi