“Le Iene”, Italia 1, Lunedì 15 maggio 2006.
Servizio sull’atteggiamento dei preti nei confronti dei loro colleghi pedofili: un’inviata della trasmissione, fingendosi la madre di un bambino vittima di sacerdoti pedofili, chiede consiglio a più preti, filmati con camera nascosta (con i loro tratti somatici camuffati con effetti di ritocco video).
Le risposte dei preti vengono commentate da don Mazzi, da molti (non da me) ritenuto uno degli esponenti più “illuminati” fra coloro che, vestendo l’abito talare, sono conosciuti alle masse.
A parte un seminarista, tutti i sacerdoti consigliano la finta madre del bambino/vittima di sacerdoti pedofili di:
1) non dire niente al marito (padre della vittima), per paura di reazioni violente da parte di quest’ultimo nei confronti del prete pedofilo persecutore di suo figlio;
2) non denunciare il fatto alle forze dell’ordine;
3) parlare della cosa solo con il superiore gerarchico del sacerdote pedofilo, in modo che questi possa essere trasferito (e niente di più, ovviamente: la tonaca evidentemente rende impunibili di fronte ad un reato).
Don Mazzi non condanna queste affermazioni ma, anzi, rivela che lui stesso, venuto a conoscenza della presenza di due sacerdoti pedofili, ha evitato di denunciarli alla Magistratura limitandosi a fare in modo che questi potessero scegliere una vita claustrale fatta di preghiera. […]
L’intervento è stato pubblicato sul blog “Giuda”