Giornata di sangue a Gaza. L’esplosione di una bomba ha ferito gravemente nel suo quartiere generale di Gaza il capo dell’intelligence palestinese, il generale Tarek Abu Rajab. Qualche ora dopo un razzo israeliano ha centrato l’auto di un comandante militare della Jihad Islamica. Insieme al militare, sono morte due donne e un bambino di quattro anni che si trovavano per caso vicino all’auto colpita dal razzo. Feriti altri dieci civili. Da tre giorni a Gaza si fronteggiano migliaia di uomini della sicurezza palestinese fedeli al presidente Abu Mazen e della forza paramilitare del governo di Hamas. Oggi una bomba ha ucciso il capo dell’intelligence palestinese. L’ordigno è esploso nell’ascensore privato del generale, mentre il capo dei servizi segreti era insieme ad alcune guardie del corpo. Uccisa una guardia del corpo del generale, suo nipote Ali Abu Hasira di 44 anni. Le condizioni del capo dell’intelligence, subito trasportato all’ospedale Chifa di Gaza, sono definite ‘serie’. […] Da mercoledì è in atto nella Striscia di Gaza un duro e pericoloso braccio di ferro sulla sicurezza innescato dalla decisione del governo del premier Ismail Haniyeh di dichiarare operativa, malgrado il veto di Abu Mazen, una forza speciale ‘di polizia’ formata da 3.000 miliziani di Hamas e del gruppo armato dei Comitati di Resistenza Popolare a loro associato. L’esecutivo ha inoltre disposto che questa forza speciale sia dispiegata nella striscia di Gaza. Abu Mazen, costituzionalmente capo supremo delle forze armate ha ordinato lo smantellamento immediato della ‘polizia’ di Hamas e lo schieramento di migliaia di uomini delle forze di sicurezza regolari Anp nella striscia. Nella notte fra giovedì e venerdì reparti delle forze di sicurezza fedeli ad Abu Mazen e miliziani integralisti della ‘polizia’ di Hamas si sono scontrati per ore a Gaza. Molti abitanti dei quartieri toccati dalla guerriglia urbana sono fuggiti. Gli scontri hanno fatto nove feriti. I due campi si sono accusati a vicenda di avere dato il via agli incidenti. La situazione rimane esplosiva. Fra i palestinesi cresce il timore che la crisi degeneri in una guerra civile. Forte preoccupazione è stata espressa ieri anche dall’amministrazione Usa. […]
Fonte: Repubblica.it