Il governo del premier indiano Manmohan Singh ha formalmente deciso ieri nuove misure a favore delle caste basse e dei fuoricasta, elevando dal 22\% al 49\% la quota di posti a loro riservati nelle università (per ora quelle di Medicina ma presto anche alle altre), scatenando le proteste della classe media, sul piede di guerra da settimane. Il fronte del no, guidato dagli studenti e dai medici dei principali ospedali e istituti universitari e sfociato negli ultimi 10 giorni in scioperi della fame e negazione dell’assistenza ai pazienti, è culminato in una petizione al presidente della repubblica Abdul Kalam che ha chiesto l’annullamento del provvedimento. Il nuovo sistema, in vigore dal giugno 2007 con il nuovo anno accademico, modifica la riforma del 1990, la prima a introdurre quote di accesso a scuole e a professioni per caste basse e fuoricasta. Già allora ci furono clamorose proteste, con numerosi bramini suicidi col fuoco. Ora si sta ricreando quel clima, con studenti e medici che preparano nuove manifestazioni. […]
Fonte: il Gazzettino