Sbattezzarsi si può”. È il titolo di un articolo scritto su “Globuli rossi”, un giornalino modello ciclostilato, redatto da un gruppo di ragazzi di sinistra (simpatizzanti di Rifondazione), e che ha provocato l’ira di don Giorgio Dell’Ospedale, che l’ha criticato nell’omelia della messa domenicale di ieri.Dal pulpito della chiesa parrocchiale dei Santi Angeli Custodi, nella Perla Verde, il sacerdote si è riallacciato al Vangelo del giorno: “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato; chi non crederà e non sarà battezzato non sarà salvato” era il passo delle sacre scritture, cui don Giorgio ha preso spunto per esprimere tutto il suo raccapriccio nei confronti dell’articolo scritto nell’opuscolo. […] “C’è scritto che così si effettuerebbe una ‘bonifica statistica’”. L’articolo di “Globuli rossi”, infatti, sostiene la tesi che le gerarchie ecclesiastiche si glorino della forte appartenenza degli italiani alla chiesa cattolica, basandosi sui registri dei battezzati, anche se poi, tantissimi battezzati diventano “atei di fatto”, o comunque non sono praticanti. “Di fronte a questa impostazione – conclude don Giorgio – non ci sono ulteriori commenti da fare”.Che ne dicono gli autori del “blasfemo” articolo? Marco, uno dei ragazzi che si occupa di “Globuli rossi”, spiega che “abbiamo pubblicato quel redazionale in seguito agli attacchi che il Vaticano continua a portare alla laicità dello Stato, facendosi forte delle statistiche sul battesimo. Visto che sono viziate dal fatto che il battezzato, di solito neonato, subisce questo rito senza esprimere la sua volontà in merito, volevamo solo far presente che esiste la possibilità, per adulti che abbiano maturato poi convinzioni diverse, di ‘sbattezzarsi’, cioè di non risultare più presenti in quei registri”. Nessuna intenzione però “di forzare nessuno o di offendere”. Quanto alla presenza del giornale a scuola Marco spiega che “noi diamo il giornale a chi ce lo chiede. Ci sono alcuni studenti di varie scuole superiori della provincia, tra cui il Volta, che sono nostri simpatizzanti e ce lo chiedono. È una distribuzione mirata, poi il giornale gira. Lo distribuiamo ad esempio nelle biblioteche”.
Fonte: Corriere della Romagna
Complimenti ai ragazi di “Globuli rossi” per aver contribuito alla campagna di “sbattezzo”.
Il blog “Globuli Rossi”
La pagina del sito UAAR dedicata alla campagna UAAR per lo “sbattezzo”