Premessa: In un recente comunicato diramato dall’Ufficio Stampa dell’UDC, l’Onorevole Luca Volontè accusa la Chiesa valdese e l’Eurisko di aver operato una “mistificazione” nel diffondere i risultati di un’inchiesta che documenta come il 65% degli italiani siano favorevoli al riconoscimento delle coppie di fatto e come la consistente maggioranza (53%) dei cattolici praticanti condivida questa opinione. Replica la Pastora Maria Bonafede, Moderatora della Tavola valdese, l’organo esecutivo dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi in Italia: «L’accusa rivoltaci dall’On. Volonté è talmente grave e formulata con un linguaggio così scomposto che non posso che archiviarla con vivo rammarico per la credibilità della parte politica che egli rappresenta. L’Onorevole finge di ignorare che i dati Eurisko sono il frutto di una rilevazione operata secondo gli ordinari criteri scientifici di ogni sondaggio, per altro comunicati al Garante, e fa finta di sapere ciò che invece ignora affermando che la Chiesa valdese “approva sia i pacs che le coppie di fatto” e che “il 35% dei valdesi dissentono dalla linea dei propri pastori”. Non sappiamo da quali fonti l’On. Volonté abbia desunto quest’ultimo dato: quanto alla premessa, l’Onorevole non riesce a immaginare che possa esistere una Chiesa che di questi temi ragiona richiamando il valore della famiglia da una parte e i diritti delle persone dall’altra. Per i valdesi, e non da oggi, il rifiuto di ogni discriminazione è un aspetto essenziale della propria vocazione cristiana. I dati che hanno turbato Volonté non sono né buoni né cattivi: indicano un’opinione che potrà non piacere ma che esprime una tendenza reale nella società italiana. Piuttosto che ragionare su di essi egli ha preferito attaccare una Chiesa evangelica ricorrendo a un linguaggio che non gli conoscevamo. Ce ne dispiace, ma ottocento anni di storia ci hanno temprato a ben altro».
Simona Menghini, Uff. Stampa Chiesa valdese di Milano