Sul Journal of Medical Ethics (32, 2006, p. 355) è comparso un articolo di Luc Bovens, della London School of Economics, in cui si sostiene con argomenti degni di considerazione che il metodo contraccettivo Ogino-Knaus, praticato da molti cattolici e altri cristiani in quanto ‘naturale’, provocherebbe un numero potenzialmente molto elevato di aborti spontanei precoci (e inosservabili), superiore a quello che per esempio si avrebbe usando regolarmente il profilattico e ricorrendo all’interruzione di gravidanza in caso di fallimento. Il metodo Ogino-Knaus prevede che la coppia si astenga dai rapporti durante il periodo fertile femminile, calcolato in base all’ultima mestruazione. La percentuale di fallimenti è di circa il 10% (ma qualcuno dice di più); questo vuol dire che una buona parte dei concepimenti avverrà intorno alla fine o all’inizio del periodo fertile. Ma, sostiene Bovens, è proprio allora che è maggiore la probabilità di un aborto spontaneo. […]
Il testo integrale dell’articolo di Giuseppe Regalzi è stato pubblicato sul blog Bioetica