La prima domanda è la più ovvia: quanti credono in Dio nel Patriarcato di Venezia? E quanti, in particolare, credono nel Dio cristiano cattolico? L’89% degli intervistati ha dichiarato di credere in Dio. […] Sempre a Venezia ha affermato di non credere in Dio il 7,3%, di non essere interessato a Dio il 3,7% […]. La larga maggioranza dei “credenti”, insomma, è indiscussa, sia in Italia che a Venezia. Ma a questo punto diventano significative le differenze. «L’area dell’agnosticismo e… Leggi tutto »
Archivi Mensili: Maggio 2006
India, un uso «sacro» dei capelli
Offrire i propri capelli agli dèi è una vecchia tradizione indù: è un rito che simboleggia l’annullamento del sé e serve a propiziarsi la sorte. Nel tempio di Sri Venkateswara, vicino a Tirupati nello stato indiano dell’Andhra Pradesh, lavorano a tempo pieno 650 barbieri. Alla fine di ogni giornata hanno tagliato circa una tonnellata di capelli che, all’insaputa dei pellegrini, vengono rivenduti ad alcune aziende cinesi produttrici di parrucche. I prezzi al chilo possono arrivare fino a 175 euro per… Leggi tutto »
Everest, nudo sul tetto del mondo
Si è completamente spogliato dopo essere arrivato sulla cima dell’Everest. Protagonista dell’insolito episodio uno sherpa nepalese, Lakpa Tharke, che è rimasto nudo per tre interi minuti in condizioni glaciali sulla vetta del monte più alto del mondo, a 8.850 metri. Lo riferisce l’Himalayan Times. La presidenza del Nepal Mountaineering Association ha sollecitato il governo a prendere provvedimenti contro la guida. Se il fatto venisse confermato, si tratterebbe della prima volta in assoluto che qualcuno improvvisa uno spogliarello sul Tetto del… Leggi tutto »
Viano: «Il Pontefice così diventa un relativista»
«Quando invita a tener conto da un lato delle circostanze in cui i cristiani hanno commesso i peccati nel passato e dall’altro a considerare assieme al male anche il bene compiuto, Benedetto XVI cade in una delle forme più radicali di relativismo». Carlo Augusto Viano, professore emerito di storia della filosofia all’università di Torino, autore tra l’altro del recente «Laici in ginocchio», il pamphlet uscito da Laterza in cui denuncia la debolezza del mondo laico davanti all’aggressività del tradizionalismo cattolico,… Leggi tutto »
«Mea culpa», le correzioni di Ratzinger
In quel documento si precisava l’ambito dell’iniziativa e non mancavano parole come «sconcerto», «disagio», «mancanza di precedenti», «insufficiente fondamento biblico». La stessa presenza del Cardinal prefetto alla liturgia – i cui testi erano stati da lui attentamente rivisti e in molti punti ritoccati – fu una sorta di garanzia che il rigore tedesco avrebbe sorvegliato la pur generosa passionalità slava che rischiava di «scuotere la fiducia di molti verso la Chiesa», come ammoniva il Documento dell’ex Sant’Uffizio. […] Benedetto XVI,… Leggi tutto »
Andalusia, via i crocifissi da scuola
La giunta andalusa ha ordinato a un collegio di Baeza di ritirare i crocifissi e le immagini cristiane esposti nelle aule. La decisione, resa nota dal quotidiano ‘Abc’ nel suo sito on-line, e’ stata adottata su richiesta del Difensore del Popolo Andaluso, Jose’ Chamizo, dopo la denuncia di un padre contrario al fatto che i figli assistessero alle lezioni in presenza di simboli cristiani. Le immagini sacre potranno essere esibite solo durante l’ora di religione. Inevitabile la sopresa espressa dal… Leggi tutto »
Turco: Oppiacei più facili ai malati cronici
“Niente più ricettario speciale per gli oppiacei. Ai malati più gravi renderò facile acquistare i farmaci antidolore”. La promessa è del ministro della Salute Livia Turco. Lo ha scritto in un messaggio inviato all’associazione Gigi Ghirotti in occasione della presentazione della quinta Giornata Nazionale del Sollievo che si svolgerà domenica. Meno burocrazia e più preparazione del personale sanitario. L’Italia è il fanalino di coda nel mondo nell’uso degli oppiacei: è il terzultimo paese in Europa nel consumo pro capite di… Leggi tutto »
Pecoraro accende un cero per la nomina
Alfonso Pecoraro Scanio, leader dei Verdi, prima di giungere a Torino per una manifestazione elettorale, è salito alla Sacra di San Michele, monumento simbolo di tutto il Piemonte e della Valle di Susa, per sciogliere un voto che aveva fatto in caso nomina a ministro del governo Prodi. Pecoraro Scanio ha precisato: «Accenderò un cero a San Michele. È il secondo, un terzo lo accenderò quando si arriverà alla soluzione definitiva della Torino-Lione». Fonte: Corriere.it