Il cardinale Stanislao Dziwisz, l’ex segretario particolare di papa Wojtyla, ha imposto il silenzio all’ex capellano di Solidarnosc, padre Tadeusz Isakowicz Zalewski, che voleva rendere pubblici i nomi dei 28 preti spie del regime comunista. Tutti sacerdoti che operavano nella diocesi di Cracovia negli anni 80. In una conferenza stampa Zalewski ha informato che ieri mattina gli è stata consegnata una lettera firmata dal cardinale Dziwisz, con la quale, in riferimento al codice del diritto canonico, gli è stato vietato di prendere la parola sulla vicenda dei preti spie e di continuare la ricerca negli archivi del regime comunista, ora in possesso del Istituto della memoria nazionale (Ipn). […]
Fonte: il Manifesto
Che gli scheletri rimangano negli armadi.