Sembra inarrestabile la corsa delle milizie islamiche di Mogadiscio alla conquista di tutta la Somalia. Nel primo pomeriggio di domenica i miliziani del leader delle Corti hanno preso possesso di Balad, roccaforte del signore della guerra Mussa Sudi Yalahow, uno dei leader dell’Alleanza del la restaurazione della Pace e contro il Terrorismo, a una quarantina di chilometri dalla capitale. La prossima tappa dei fondamentalisti, guidati da Sheck Sherif Shek Aden (che per la Somalia sembra essere quello che era il Mullah Omar per l’Afghanistan) sarà Johar, sede del potente signore della guerra Mohamed Omar Habeb (detto Mohamed Dhere), che può contare su una milizia ben armata e ben equipaggiata. Mohamed Dhere venerdì ha ricevuto una delegazione di americani con il quale ha discusso la strategia per bloccare le corti e sabato è volato ad Addis Abeba per consultarsi con i suoi alleati etiopi. La battaglia per la cattura delle posizioni strategiche a Balad (città, tra l’altro, dove aveva sede il comando delle forze italiane durante l’operazione dell’Onu dal ‘92 al ‘94) è durata non più di un’ora ed è cominciata quando gli uomini di Mussa Sudi hanno attaccato i rivali delle Corti Islamiche che tentavano di occupare una postazione strategica per bloccare la strada che collega Afgoi con Balad. Un’arteria vitale per i comandanti dell’Alleanza in quanto permette i collegamenti (e i rifornimenti) tra i fedeli di Mohammed Dehere e quelli guidati da Mohammed Qanyare Afrah, che controlla l’aeroporto di Daynile, inutilizzabile perché sotto il tiro delle milizie islamiche. Le posizioni di un altro signore dell’Alleanza, Omar Finish, sembra potrebbero cadere da un momento all’altro. Finish controlla l’aeroporto di Gesira, a sud Di Mogadiscio, l’unico ancora funzionante (anche se a singhiozzo) per rifornire le forze dell’Alleanza nella capitale.
Fonte: Corriere.it